top of page

Storia

Il Palio dei Normanni del Castrum Sancti Angeli de Ravecanina, è una Giostra Medievale che vede coinvolti i due antichi “Repartimenti” medievali che insieme costituivano l’Università di Sant’Angelo Raviscanina sin dalla fondazione della Contea nel 1106, da parte dei Normanni e fino al 1306 data che segna l’inizio dell’inesorabile abbandono del castello.Le gare di abilità militare tra le contrade, detta “disfide”, sono gare a singolar tenzone tra gli antichi “Repartimenti” i quali in seguito alla costruzione del Castello ed all’elevazione a Contea, fu provvista di nuove milizie e relative guarnigioni militari per il nuovo padrone Riccardo Drengot a cui fu affidato il nuovo feudo detto di Rupecanina. Lo stesso nome di Rupecanina si suppone derivasse dal termine francese di Roche de Caen, cioè Rocca di Caen, evidentemente per onorare la loro capitale della Normandia, il cui nome subirà la corruzione di Rocca Canina(come la chiamano ancora i vecchi nativi del luogo) o più conosciuta come Rupe Canina.Le nuove guarnigioni di Rupecanina furono evidentemente cedute dal conte di Alife e scelte in base alle abilità ed alle prodezze dei soldati normanni dallo stesso Conte di Alife Rainulfo, mentre il nuovo padrone investito del titolo della nuova contea fu il fratello Riccardo. Il periodo interessato dalla manifestazione ricopre un arco di tempo di circa duecento anni, nei quali si evidenzia l’ascesa ed il declino della Contea di Rupecanina, durante i quali l’abitato della “Terra” di Sant’Angelo Raviscanina acquisterà sempre più importanza a scapito del vecchio borgo. Questa terra che nel 1215 sarà baciata dalla nascita di Pietro Angelerio, destinato ad ascendere al soglio pontificio col nome di Papa Celestino V, il quale istituendo il nuovo ordine monastico che porta il suo nome, nel 1297 eresse anche quello di Sant’Angelo che circonda la chiesa della Santissima Annunziata, monastero nel quale trovò la morte nel 1675 il vescovo alifano Domenico Caracciolo in seguito alla traslazione della sede vescovile in questo paese. Il passaggio da Contea a baronìa determinerà l’ascea al potere di nuove famiglie influenti nel regno delle Due Sicilie come i baroni Marzano che detennero il feudo per circa 160 anni, durante i quali susseguirono numerosi eventi tra i quali la realizzazione degli affreschi nell’antica chiesa di Santa Maria della Valle da parte della famiglia Colucci. L’episodio più significativo fu l’attacco al castello da parte del famigerato brigante Riccardo de Cornello nel 1305, contro il quale la guarnigione di soldati ed arcieri cercarono invano di attuare un piano di difesa della rocca evidentemente perché le nuove armi da fuoco si rivelarono determinanti negli assedi militari, ed il castello inadatto alle nuove tecnologie. Perciò l’assedio, l’espoliazione del castello ed i terremoti determinarono l’inesorabile declino del borgo di Sant’Angelo vecchio detto anche dei Rupecanina, e perciò il suo inevitabile abbandono, fino alla costruzione di una nuova sede baronale alla fine del ‘500 da parte della famiglia Genovese nell’attuale piazza del paese.Il Palio dei Normanni è una Giostra di tipo Medievale viene definita a “singolar Tenzone”, perché disputata da più persone che gareggiano singolarmente ed è una gara spettacolare di abilità tra gli sfidanti di ogni Repartimento. Le Contrade o “Repartimenti”del Palio sono: 

Il Repartimento dei Paparini corrispondeva a quello di Sant’Angelo Alto, la cui insegna è dedicata al famoso pontefice Papa Celestino V, nella cui arma figura il Leone simbolo della fortezza.

Il Repartimento delle Chiaje corrispondeva a quello di Sant’Angelo Basso dedicato alla casata normanna dei Drengot il cui simbolo è la Luna.

Il Repartimento di Rupecanina invece rappresenta l’antico borgo del castello la cui arma è la croce potenziata della famiglia Marzano la cui arma simboleggia gli antichi cavalieri che parteciparono alle crociate e perciò la più alta nobiltà. Le Contrade della Luna del Leone e della Croce si contenderanno il Palio messo a disposizione dalla massima autorità locale e dipinto ogni anno da un diverso artista.Tra le varie gare che si disputano durante il palio vi sono quintane tra gli stessi cavalieri che si contendono il ruolo di Maestro d’Armi del Castello, gare di abilità con archi e balestre nella Fossa di San Vincenzo e gare di abilità popolare come il “traino dello Straulo” per coloro che dovevano contendersi il ruolo di Capo delle Milizie. Il banno recitato dal banditore è interamente trascritto invitando tutti:

"A tutto lo popolo de L’Universita’ de Sant’Angelo de RavecaninaEt a tutti li viandantiIn onore de la nascita della nova Contea de Rupecanina, se svolgeranno tornei e, sotto el novo padrone Riccardo Drengotto, et el Conte d’Aliphe Rainulfo di lui fratello, in una pecia de Terra nel loco dicto la Platea puplica. Li Repartimenti di Sant’Angelo de Ravecanina, se moveranno con lo corteo et li armigeri per fare grande festa. Per tre giorni continovi nelle terre de lo castello se disputeranno a singolar tenzone li soldati della corte de Aliphe per prendere lo Comando delle militie dello castello. Alli sudditi tutti e talli viandanti et pellegrini se avvisa che vi sarà grande spettacolo et per li voti stomaci e per loro conforto se poteno confortare con le cibarie de le taberne. Per le vie troveranno bancarelle et le poteche de tutte le arti et li mestieri. Se faranno musiche et giochi et spettaculi assai che daranno grande gioja, et lo cibo et bivande se daranno allegria all’anima et allo corpo. Lo Conte et la corte augurano a tutti bon dibertimento".

bottom of page